Le leggende di Andor: Chada & Thorn è un boardgame cooperativo per 2 giocatori, pubblicato in Italia da Giochi Uniti, in cui la programmazione delle mosse e la coordinazione rappresentano elementi essenziali.
Nel gioco si impersonano i due eroi citati nel titolo: la prima è un’abile arciere, mentre il secondo un valoroso guerriero, entrambi naufragati sull’isola di Silberland durante il viaggio che avrebbe dovuto riportarli a casa. Vista la situazione, i due decidono quindi di intraprendere un viaggio verso l’interno dell’isola, così da raggiungere le montagne d’argento e ottenere così una nuova imbarcazione dai nani che vivono lì. Non si tratta però di un viaggio semplice, dato che i protagonisti sono braccati dall’Anatema, un essere maledetto che dà la caccia ai malcapitati che giungono sull’isola, e intralciati da mostri e briganti che infestano quei luoghi.
La storia del viaggio di Chada e Thorn viene narrata nell’arco di 4 missioni, che possono essere svolte in sequenza per ripercorrere le vicende degli eroi, oppure giocate singolarmente.
Durante il set up i giocatori ricevono tre carte Base e tre carte Anatema, le quali vengono disposte su tre file, posizionando una carta Anatema sul lato inattivo, sotto a una carta Base. La prima carta di ogni colonna può essere attivata nel turno del giocatore per effettuare un’azione: una volta compiuta, la carta viene messa sul fondo della colonna, facendo scorrere le altre verso il basso e rendendola inattiva fino al suo ritorno in cima alla serie. Preparata poi la mappa della missione utilizzando le carte Tappa Iniziale, Tappa Finale e Tappa Intermedia scelte casualmente tra quelle disponibili, e disposte le pedine dei giocatori e dell’Anatema sulla loro casella iniziale, si può dare il via alla partita.
Scopo dei giocatori è quello di attraversare tutta la mappa fino a raggiungere le caselle finali del loro eroe di appartenenza, evitando di essere raggiunti dall’Anatema.
Attivare le carte può permettere ai giocatori di svolgere varie azioni, più o meno positive: con una carta Base, ad esempio, l’utente può decidere di muoversi (spostandosi tra le caselle per un totale di punti movimento pari a quelli indicati sulla carta), combattere (sconfiggendo una carta Nebbia presente in una delle sue colonne con valore di attacco pari o inferiore a quello della carta utilizzata), o sfruttare un’abilità speciale che permette di acquisire equipaggiamenti. Le altre carte che è possibile trovare nella colonna di un giocatore sono quelle Anatema (che obbligano l’eroe a perdere Volontà, pescare carte Nebbia o muovere in avanti il nemico), quelle Nebbia (solitamente avversari i quali, una volta pescati, vengono posizionati sulla base della colonna attiva e possono essere rimossi solo se sconfitti in combattimento o se attivati, con effetti negativi sui giocatori), quelle Equipaggiamento (bonus che vengono scartati una volta attivati), o quelle Alleato (carte permanenti con effetti positivi). La mappa di gioco è caratterizzata da varie caselle, che possono essere attraversate solo spendendo un opportuno numero di punti movimento, e possono presentare anche effetti particolari, come ad esempio arrestare obbligatoriamente il movimento del giocatore, muovere l’Anatema o spendere Volontà.
Le Leggende di Andor: Chada e Thorn è un titolo che mi ha decisamente colpito: il gioco offre poche meccaniche basilari, che però lo rendono un prodotto davvero complesso e impegnativo. Senza troppo disquisire su materiali e illustrazioni, a mio parere molto gradevoli e ben realizzati, le sue meccaniche sono ciò che lo rendono davvero interessante. Come detto già all’inizio, la capacità di pianificare le mosse e coordinarsi perfettamente con il nostro partner è fondamentale per raggiungere la meta e vincere, dato che una sola mossa sbagliata viene punita duramente dal gioco e può mettere a rischio l’intera partita.
Non gestendo bene le tre colonne potremmo infatti trovarci facilmente in situazioni spiacevoli, con tutte le carte con effetti positivi piazzate in fondo, o con file bloccate e azioni non eseguibili, mentre invece osando troppo potremmo finire le carte Nebbia presenti sulla sezione di mappa corrente, venendo sconfitti dal gioco.
D’altro canto la collaborazione e l’interazione con il nostro compagno sono incoraggiate strettamente anche dalla mappa, dato che se i due partecipanti si dovessero trovare su caselle vicine, avrebbero la possibilità di spendere punti Volontà l’uno per l’altro, o aiutarsi nella battaglia con un mostro. Inoltre la presenza della pedina di un eroe su di una casella ne maschera di fatto gli effetti per l’altro, e quindi un buon posizionamento è fondamentale per evitare di investire troppi punti movimento per sfuggire all’Anatema. Questo è particolarmente importante, dato che per muoversi di un maggior numero di punti con una singola azione spesso è necessario pagare costi aggiuntivi, che vanno dal girare la carta Base sul lato piovoso (decisamente meno potente del lato soleggiato, ovvero quello iniziale), allo spendere Volontà, con il rischio di non averne a sufficienza per seguire un determinato percorso o per muoversi su di una casella.
Insomma, siamo di fronte a un boardgame che non perdona gli errori, e che per questo mi sento di consigliare particolarmente a giocatori esperti o agli amanti della pianificazione, i quali sicuramente apprezzeranno le meccaniche, a differenza dei meno interessati al genere, che si troveranno ad affrontare un’esperienza snervante e frustrante.
–Luca Mugnaini–
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Le leggende di Andor: Chada & Thorn – Recensione
Luca Mugnaini
- Gli amanti della pianificazione troveranno pane per i loro denti;
- Meccaniche appaganti e articolate...
- ... ma che rischiano di snervare i giocatori casual o meno propensi al genere;
- L'esperienza è purtroppo limitata a soli 2 giocatori;