“Kingsway è il sistema operativo numero uno al mondo per le mansioni giornaliere come combattere scheletri e organizzare il vostro bottino”: il trailer di quella che potrebbe essere una perla interessante nel panorama dei videogiochi indie si apre proprio con queste parole. E in effetti Kingsway è proprio questo: un sistema operativo che ci farà vivere avventure fantasy con solidi elementi di gioco di ruolo e una certa capacità di multitasking. Assumendo le sembianze di una versione di Windows del secolo scorso, il gioco ci permetterà di intraprendere qualsiasi avventura si desideri, generate proceduralmente a ogni avvio.
L’aspetto di sistema operativo prenderà forma nelle varie finestre che comporranno la nostra partita. Immaginate l’interfaccia di un videogioco di ruolo moderno e i menù che potremmo incontrare: la nostra salute, le nostre statistiche, il nostro equipaggiamento e gli oggetti che ci porteremo dietro insieme a quest, missive e avvenimenti saranno divisi in varie finestre, e starà a noi disporle lungo il desktop del nostro sistema per poter giocare una partita senza finire intralciati dalle stesse.
I mostri e i vari eventi prenderanno la forma di pop up ed email sul nostro schermo, alcune volte addirittura muovendosi e costringendoci a inseguirli con il puntatore. La morte sarà dietro l’angolo e, essendo ogni partita generata proceduralmente, non potremo approcciarci al gioco col classico sistema del trial-and-error. Al decesso del nostro personaggio il sistema operativo letteralmente impazzirà, regalandoci la sensazione di centinaia di finestre che si aprono all’improvviso senza poter essere chiuse. Ogni partita metterà alla prova, oltre che la nostra pazienza, anche la nostra capacità organizzativa. Si potrà infatti scegliere di tenere dei collegamenti sul desktop per semplificare alcune attività o raggiungere più facilmente alcune finestre. Quali e quanti tenerne starà a noi deciderlo.
Per quanto riguarda il lato puramente ruolistico, il gioco ci permetterà di creare e personalizzare il nostro alter ego e di poter interpretare sia un eroe che un antagonista. Potremo saccheggiare tombe, aiutare gli abitanti dei villaggi, oppure depredarli, andare a caccia di draghi oppure di antichi artefatti magici. Nel caso riuscissimo a restare in vita abbastanza a lungo avremo dunque molteplici possibilità, compito che non si presuppone affatto facile.
Su Kingsway ci sta lavorando solntanto una persona, ricordandoci quanta fantasia e passione possa portare un gioco indie nella sua semplicità. Il creativo in questione è Andrew Morrish, autore di vari altri titoli indipendenti e già in contatto con Adult Swim Games.
Il gioco dovrebbe vedere la luce quest’estate su PC, precisamente il 1° agosto. Non ci resta che sperare il meglio da un titolo che potrebbe regalarci un bel po’ di ore avvincenti.
–Simone Maccapani–