Negli ultimi dieci anni diversi progetti manga di origine italiana si sono fatti strada sugli scaffali delle fumetterie, sdoganando una volta per tutte l’idea che il fumetto nostrano dovesse rispondere più ai canoni classici e alle gabbie rigide che all’anatomia deformata tipica delle opere d’Oriente e allo splash page. Conseguentemente, publisher blasonati hanno iniziato a promuovere autori italiani dallo stile ibrido o addirittura disegnatori che hanno fatto degli stilemi manga il loro pane quotidiano. Il mercato ha ben recepito questa nuova tendenza tanto che numerose case editrici sono sorte sulle basi di opere manga, talvolta di dubbio gusto, altre volte di grande pregio.
Upper Comics è un nuovo editore siciliano emerso dal marasma di proposte che hanno invaso Indiegogo, noto sito internazionale di crowdfunding. Il loro progetto ‘Utopia’, sviluppato nel 2013 dal patron, Gaetano Scoglio, era forte di sette testate e una deadline progettuale che arrivava al 2017. Con lo sbarco a Lucca 2016, l’utopia non è stata più tale, concretizzandosi in opere di varia natura ma tutte con il comune denominatore dello stile manga: Almost Dead, il fumetto di cui parliamo oggi realizzato da Paolo Zeccardo, è una di quelle.
Il volume è confezionato in brossura fresata con una coperta in quadricromia patinata da 300gr che custodisce 118 pagine interne da circa 150 gr. usomano di cui 11 a colori in formato 18,2 x 13,1. Si pone nella fascia media delle confezioni da fumetteria, con una consistenza – e durata – che invece supera la media, anche se non è paragonabile alla durata di un filo-refe.
In Almost Dead ci vengono narrate le vicende di Dean Overbridge, un teenager alle prese con la scuola e figlio di Obel, scrittore rimasto vedovo da meno di un anno. La storia, ambientata ai giorni nostri, inizia con Dean che si ritrova a dover traslocare da suo zio Milton, eccentrico chirurgo in pensione, a causa della tournée che il padre ha organizzato per promuovere il suo nuovo libro. Il protagonista non affronta di buon grado la trasferta a casa del parente, una villa in stile famiglia Addams, e presto scopre che i timori non sono infondati: Milton Overbridge, infatti, è appassionato di alchimia e necromanzia. A seguito di un incidente dopo un alterco, per riportare in vita Dean Milton applica le sue ricerche sul corpo del nipote, che torna nel mondo dei vivi dotato di alcune… peculiarità (tra cui metà volto scheletrico).
Abbiamo a che fare con uno shonen soprannaturale e di azione: demoni, pseudo-maghi, antieroi e damigelle prosperose e dal carattere forte sono gli ingredienti di una trama interessante, anche se sviluppata forse con troppa fretta. I personaggi sono ben tratteggiati e sfiorano alcuni cliché senza però risultare troppo prevedibili e già visti. Molto divertente Gregory, membro del team Almost Dead, ma un po’ meno Mya, a prima battuta troppo riconoscibile nell’archetipo di eroina permalosa e dal carattere ‘forte’. Ottima l’idea di armi basate su ossa umane modificate, ma anche del team ‘Almost Dead’ composto da persone morte a causa dei demoni, così come la caratterizzazione di Dean post-operazione/rituale.
I disegni sono semplici ed evocativi, ben adatti al testo, mentre i volti sono espressivi e carichi delle tipiche manifestazioni manga, pur mancando dei classici super deformed con lacrimoni. Diverse vignette ‘d’attesa’ somigliano tanto a didascalie lasciate vuote piuttosto che a elementi della tavola, ma le linee modulate danno volume alle forme e movimento alla tavola, benché alcune risultino alquanto vuote.
L’opera si legge tranquillamente in circa 13-15 minuti: gli interessati possono acquistarla da qui.
–Fabrizio Palmieri–
Almost Dead #1 – Recensione
Fabrizio Palmieri
- Semplicità nella lettura;
- Ottima confezione del volume;
- Le pagine a colori sono molto gradite;
- Ci sono le schede dei personaggi;
- Alcune tavole sono poco lavorate;
- Lo svolgimento della trama è un po' affrettato;
- C'è qualche cliché di troppo;