Apparentemente, la “Riot Games” ha finalmente deciso di giustificare quel “giochi” al plurale che si ritrova nel nome, sviluppando qualcosa di differente da “League of Legends”. Cioè, non esattamente, ma da qualche parte bisogna pur cominciare: se dunque per caso anche voi vi ritrovate in quel centinaio di milioni di appassionati di una delle arene online più attive del momento, certamente “Mechs vs. Minions” non mancherà di catturare la vostra attenzione.
Stiamo parlando di un boardgame cooperativo (per quanto il concetto possa risultare inconsueto se associato al nome “League of Legends”) che vede da due a quattro giocatori contrapposti a innumerevoli orde di minion (aka, i mostriciattoli spammati e farmati in quantità inenarrabili durante le partite online). I loro migliori alleati in questa lotta? Dei super armati e super corazzati mech da battaglia.
Protagonisti del gioco sono quattro nanerottoli non estranei alla Summoner’s Rift: gli yordle Corki, Tristana, Heimerdinger, e Ziggs si ritrovano infatti iscritti alla scuola di Rumble (altro nome noto) per pilotaggio di robot. Il loro obiettivo? Districarsi alla guida di altrettanti congegni meccanici infernali in una serie di missioni (connesse tra loro da una mini-campagna) che sembrano ruotare attorno al furto e dirottamento di Tristy, il mech personale di Rumble, noto anche come il Boss.
Nel concreto, cosa ci aspetta? La scatola base si compone, oltre che del regolamento (scaricabile gratuitamente e in varie lingue dal sito ufficiale), di una plancia di gioco quadrettata modulare, un discreto numero di miniature (sebbene di qualità non eccelsa, a giudicare dalle foto), oltreché di un quadro comando per ogni singolo giocatore.
Ogni quadro (come si può dedurre dal simpatico tutorial che potete vedere qua sotto) consta di sei slot, all’interno dei quali i giocatori vanno a inserire progressivamente (ma in ordine non necessariamente sequenziale) una serie di Carte Comando. I comandi in questione riguardano sia la mobilità del veicolo (di quanto il mech si può spostare o può girare sul terreno di gioco), sia le sue modalità di attacco (tutte adeguatamente orrorifiche per i malaugurati minion). Inoltre, ciascuna carta appartiene a una di quattro categorie (fuoco, elettricità, metallo, o “computeria”): quelle di una stessa categoria possono essere sovrapposte, combinandosi tra loro per generare degli effetti potenziati, perdendo però in versatilità. Ma attenzione: subire troppi danni potrebbe compromettere in maniera critica la funzionalità del proprio robottone (insomma, anche i minion avranno diritto a difendersi ogni tanto). Se a tutto questo aggiungiamo un campo interattivo, tra pozze di magma, infide macchie d’olio e l’occasionale mina vagante, l’immagine finale che ne esce risulta tutto sommato apprezzabile: e se i fan più accaniti di LoL non sapranno trattenersi dall’acquistare il tutto solo in virtù del marchio, c’è da ben sperare che anche i digiuni di MOBA riescano ad apprezzare qualche mezz’ora di indiscriminato massacro meccanico.
Quanto dobbiamo aspettare per l’acquisto? L’uscita è fissata per metà ottobre, ma circolano ancora ben poche notizie sul prezzo italiano (considerati i settantacinque dollari per l’edizione americana, temo occorrerà prepararsi a un piccolo salasso): quale modo migliore per ingannare l’attesa tra una competizione e l’altra dei campionati mondiali?
–Federico Brajda–