Alzi la mano chi non conosce la serie ‘Total War’. Tutti informati in merito, sì? A beneficio di chi non dovesse aver ripassato, ne offro una rapida panoramica: si tratta di un franchise di videogame che, a partire dal 2000, ha rivoluzionato i canoni dei giochi di strategia. Da ‘Shogun: Total War’, passando per ‘Medieval: Total War’ e ‘Rome: Total War’ (oltre ai vari sequel, remake, espansioni e simili), questa serie ha esplorato in maniera originale, divertente e – in una certa misura – realistica il mondo della guerra attraverso la sua evoluzione nei secoli. Lo ha fatto, soprattutto, con una commistione che ormai siamo abituati a dare per scontata: Creative Assembly ha legato in maniera inscindibile la fase gestionale a turni, dedicata alla raccolta di risorse, al potenziamento delle città, al reclutamento delle unità militari e al loro movimento sulla mappa, con la fase in tempo reale, in cui uno zoom ci porta a dirigere lo scontro fra armate direttamente sul campo di battaglia.
La formula funziona ancora, anche se l’introduzione massiva delle armi da fuoco (si vedano ‘Empire: Total War’ e affini) ha forse un po’ snaturato il prodotto originale. Dopo un gradito ritorno al passato con i sequel di ‘Shogun: Total War’ (2011), ‘Rome: Total War’ (2013) e il nuovo progetto ‘Attila’ (2015), la software house ha deciso di apportare un cambiamento davvero radicale a questo brand ormai quasi ventennale. Lo ha fatto nell’ambito di una partnership con Games Workshop e, se avete familiarità con i prodotti distribuiti da questa azienda, non faticherete a indovinare di che parliamo: il fantasy è in arrivo nel mondo di ‘Total War’ (o viceversa che dir si voglia). Ebbene sì: ‘Total War: Warhammer’ si propone di adeguare al gameplay classico della serie di strategici a turni proprio le meccaniche e il lore del wargame 3D ‘Warhammer Fantasy Battle’. – ed è solo il primo di una trilogia dedicata ad esplorare il lore del celebre wargame. Le premesse sono a dir poco epiche, ma cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo videogioco? Come influirà l’introduzione della magia? In attesa della release, fissata per il prossimo 24 maggio, cerchiamo di scoprire qualcosa in più.
LE FAZIONI GIOCABILI
Il titolo metterà nelle nostre mani eroi, mostri e guerrieri, ma quel che più importa è che ci consentirà di giocare alla guida di quattro fazioni: l’Impero, i Pelleverde, i Nani e i Conti Vampiri (recentemente annunciati con uno spettacolare trailer), tutte ben conosciute agli amanti della versione fantasy del gioco ‘Warhammer’. Non mancheranno fazioni non giocabili, ma disseminate sulla mappa e pronte a darci filo da torcere nell’espressione delle nostre mire espansionistiche – ma anche a fornire un utile cuscinetto per scongiurare invasioni dalle altre fazioni più forti. La mappa è, sostanzialmente, una versione rielaborata in chiave fantasy di quella di ‘Total War: Attila’: da nord a sud si estenderà, rispettivamente, dalle Desolazioni del Caos alle zone infestate dagli Orchi; da est a ovest, invece, potremo spaziare dalle vette dei Confini del Mondo fino al Grande Oceano.
UN MONDO DI MAGIA
La prima impressione, dai diversi gameplay rilasciati nel corso degli ultimi mesi, è che il connubio fra i due mondi sia avvenuto in maniera decisamente soft e, tutto sommato, lineare. Chi ha già avuto esperienza con i capitoli precedenti non faticherà minimamente a ritrovare l’interfaccia e i normali percorsi di upgrade di insediamenti e unità. Ovviamente questi skill tree hanno subito delle modifiche, e se prima influivano sulla velocità di completamento delle nuove strutture o sul danno inflitto dalle truppe in battaglia, ora consentono anche di accorciare i tempi di ricarica delle magie o di sottomettere e includere nel proprio esercito creature tipicamente fantasy, come – udite udite! – troll, Arachnarok, giganti e… draghi (non necessariamente vivi).
Paradossalmente il gameplay sembra riuscire a rimanere bilanciato sia in presenza di unità capaci di spostarsi in volo (un’assoluta innovazione nella serie), sia a fronte dei maghi, in grado di spazzare via intere compagnie avversarie con una sola, devastante esplosione; la verifica definitiva, però, potremo averla solo sul campo. Altrettanto dicasi per l’effettivo peso del lore, elemento indefettibile della saga di wargame: i brevi filmati di gioco finora diffusi, orientati comprensibilmente più sul gameplay della fase tattica che su quella di grand strategy, non consentono ancora di apprezzarne appieno il peso nella campagna. C’è da dire che il lavoro visto finora fa ben sperare: i modelli appaiono curati con una grande attenzione ai dettagli e fedeltà agli originali, così come alcune limitazioni – coerenti con il background di ‘Warhammer’ – all’uso della magia (i Nani, ad esempio, non beneficeranno di alcuna capacità magica).
È TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA?
Tutto bene, dunque? Non proprio. Dal punto di vista tecnico il gioco non si presenta particolarmente sbalorditivo, ma – a parziale discolpa degli sviluppatori – c’è anche da dire che la serie ha sempre esasperato l’attenzione alla grafica, imponendo requisiti da computer quantistico, per cui non è detto che si tratti necessariamente di un lato negativo. Intendiamoci: non stiamo parlando comunque di un gioco per “vecchi”, come testimoniano i requisiti di sistema.
D’altro canto Creative Assembly si è mossa decisa sul fronte delle animazioni, che ha migliorato in maniera esponenziale rispetto ai giochi precedenti. In linea di massima, comunque, sul lato tecnico dubito ci aspettino sorprese. Quello su cui ogni appassionato di ‘Total War’, di ‘Warhammer’, o – meglio ancora – di entrambi i prodotti vuole avere rassicurazioni è il fatto di trovarsi davanti ad un prodotto unico ed… epico! Qualcosa che mescoli la strategia e la magia, la tattica più spregiudicata e gli animali immaginari; qualcosa che rimanga fedele alle logiche della serie di videogiochi, ma che al tempo stesso non tradisca lo spirito e il lore del wargame.
Le premesse per un prodotto memorabile ci sono tutte. E le risposte arriveranno tra poco meno di due mesi.
– Stefano Marras –