E ci risiamo. Ormai è abbastanza palese che Perfect World Entertainment e Cryptic Studios ci stiano prendendo gusto. Di cosa sto parlando? Di Neverwinter, ovvio! È notizia di qualche giorno fa, infatti, che tra qualche mese (oltre agli alberi in fiore) arriverà il nono modulo del MMORPG ambientato nell’omonima città dei Forgotten Realms di Dungeons & Dragons. Si chiamerà “The Maze Engine”, e finora non ci sono date precise da segnare sul calendario. So bene che “primavera” è un termine molto vago per chi deve aspettare, ma cercate di accontentarvi delle notizie che abbiamo a disposizione al momento, tra le quali ci sono succosi e importanti cambiamenti nel gioco, di cui vi parlerò qualche riga più in basso.
Prima, infatti, è d’obbligo fare un attimo il punto della situazione. Questo atteso aggiornamento è la naturale continuazione del suo predecessore, Underdark, uscito solamente a fine novembre. In nemmeno 3 anni siamo a quota un gioco più nove espansioni. Chissà se hanno intenzione di darsi una calmata nel paese dello zio Sam! Riprenderemo da dove avevamo interrotto, ovvero con la fuga dei demoni dall’Abisso e con il loro “lord”, Baphomet, in cerca di un artefatto (Maze Engine è il suo nome in inglese) che potrebbe rappresentare la fine per i cittadini di Neverwinter. Ovviamente noi dovremo impedirglielo e sconfiggerlo, grazie anche all’aiuto di vecchie e gradite conoscenze – ma non vi spoilero nulla!
Passando ai contenuti veri e propri, come caratteristiche di gaming non ci sono molte novità. Avremo sempre le nove razze e le otto classi da poter impersonare, lo stesso sistema di gioco, e anche uguali metodi di leveling dei personaggi. I cambiamenti veri e propri saranno sostanzialmente tre: i dungeon, le cavalcature e una nuova campagna in solitaria.
Partiamo dal fondo, così liquidiamo subito la cosa. Come detto, arriverà con “The Maze Engine” un nuovo tipo di campagna: dedicata a chi preferisce giocare da solo, è un modo per consentire a questo tipo di utenti di crescere e ottenere contenuti aggiuntivi senza doversi per forza scontrare con la difficoltà delle campagne a livelli più alti. Ovviamente gli sviluppatori si sono riservati la facoltà di fornire ulteriori dettagli più avanti, per non sparare subito tutte le cartucce.
Le cavalcature, quel variegato gruppo di creature da montare, sono state modificate profondamente. E qui entriamo già più nel tecnico. Per farla breve, adesso sono state separate la velocità di una cavalcatura e il suo aspetto. Anche in questo caso si è voluto andare incontro alle richieste dei giocatori, che spesso si trovavano a montare qualcosa di bello ma poco performante e che presentasse parecchie difficoltà per essere migliorato.
Un cambiamento analogo è stato introdotto anche per quanto riguarda i poteri passivi e quelli attivi. Un’altra novità è la Stalla, schermata in cui è possibile equipaggiare i vostri “mezzi di locomozione” con degli emblemi che conferiscono particolari bonus; otre a ciò, in essa è possibile gestire la lista delle cavalcature per ogni personaggio e quella dei poteri passivi/attivi citati prima – la Stalla è, in sostanza, la schermata di riepilogo per tutto quello che riguarda i vostri simpatici amici con più o meno zampe. Tutto questo facilita anche la gestione della Tracolla, luogo in cui fino ad ora venivano custoditi, che di conseguenza avrà molto più spazio per le altre cose.
Le ultime innovazioni riguardano i dungeon: d’altronde, se il mondo è quello di Dungeons & Dragons, non si poteva non porre l’attenzione su di essi. Qui bisogna fare un passo indietro. I luoghi per fare squadra con altri giocatori e migliorare la propria esperienza esistevano già nella prima versione del gioco. Col passare del tempo, però, gli sviluppatori hanno cominciato a chiuderne molti con l’obiettivo di rielaborarli sotto diversi aspetti (accessibilità, durata, ricompense, ma soprattutto per il contrasto visivo tra quelli vecchi e quelli più recenti). Ecco, quindi, la reintroduzione di quattro vecchi dungeon che si aggiungono ai 3 già presenti. Tutti questi, oltre a essere stati rinnovati graficamente, si divideranno in dungeon semplici o epici. Le differenze sono principalmente nella difficoltà e nel numero di persone necessarie per essere affrontati. Anche in questo caso, comunque, verranno rilasciate ulteriori notizie in futuro.
Quello che resta da capire è se sia veramente questo ciò di cui Neverwinter ha bisogno. I videogiocatori lamentano da tempo una necessità di sistemare i numerosi bug che ancora affliggono il titolo, e forse speravano in un aggiornamento che andasse ad agire in questa direzione. Le patch frequenti, finora, non sono riuscite a risolvere questi problemi, e c’è da augurarsi che dopo questa primavera gli sforzi degli sviluppatori si concentrino più sulla giocabilità che sui contenuti.
In attesa di saperne di più, voi cosa ne pensate di queste anticipazioni?
– Andrea Camelin –