Sono passati più di tredici anni dal termine di X-Files, la serie fantascientifica che molti statunitensi credono essere la più longeva mai creata (e probabilmente lo è, se ci si dimentica completamente di Star Trek e Dr. Who), ma la passione generata da questo capostipite del piccolo schermo non sembra affatto essersi sedata. In un’epoca in cui vengono rilanciate le avventure dell’Enterprise, e la fittizia Twin Peaks torna a essere una sfortunata meta turistica, era solamente questione di tempo prima che qualcuno si ricordasse degli scapestrati agenti dell’FBI Dana Scully (Gillian Anderson) e Fox Mulder (David Duchovny) e delle loro avventure altalenanti tra il trash e il geniale.
La lungimirante FOX ha pertanto richiamato sotto la sua ala i principali protagonisti del longevo telefilm, e si appresta a rilasciare prossimamente un “evento” televisivo composto da sei episodi che riprenda il destino dei due complicati partner (in Italia sarà tramesso dal 24 gennaio). Non ci vuole molto per intuire che la 20th Century Fox stia di fatto mettendo alla prova il proprio prodotto e, al contempo, i propri telespettatori, sondando la risposta globale a questa rediviva serie; la cosa diviene ulteriormente esplicita se si prende in considerazione una recente intervista di SFX Magazine nella quale viene chiesto senza mezzi termini a David e Gillian se siano previste stagioni future. Le risposte ottimistiche di Duchovny danno ben a intendere che il suo destino sarà strettamente legato ai risultati dell’esperienza, mentre Anderson preferisce adottare un tono più attento, snocciolando semplicemente un temibile “è possibile, ma non probabile”, che lancia tinte cupe sulla qualità effettiva del prodotto.
Ma per quanto riguarda la trama? Difficile a dirsi. X-Files, per quanto amato, era scritto con un approccio molto “elastico”, fatto di improvvisazione e MacGuffin al limite della soap opera. Il doppio e ultimo episodio della stagione finale, “La verità”, è stato un duro colpo per molti fanatici che, confidando di ritrovarsi con le risposte a nove anni di temporeggiamenti e misteri, si sono visti sbattere in faccia più quesiti che soluzioni (esperienza patita in seguito dai fan di Lost che, in buona percentuale, erano sempre gli stessi individui). I misteri di X-Files, insomma, restano tra le mura di X-Files, al costo di stampare i copioni degli attori su una carta rossa che ne impedisca la replica tramite fotocopiatrice.
Le uniche informazioni attendibili sono quelle evinte dai trailer. Vediamo un Mulder invecchiato e appesantito che si trova a fronteggiare una Scully maturata e quantomai decisa. I due si sono separati per quasi tre lustri e hanno un figlio disconosciuto nell’estremo tentativo di tenerlo al sicuro dalle minacce complottistiche, dalle organizzazioni segrete e dai rapimenti alieni. La tensione è evidentemente palpabile, ma le loro problematiche devono essere messe da parte nel momento in cui l’FBI riapre il settore di indagine occulta nota come X-Files. Le motivazioni della rimpatriata sono tutt’ora ignote, ma tra i volti noti si vanterà sicuramente l’ambiguo Walter Skinner (Mitch Pileggi) e, almeno apparentemente, quel “fumatore” interpretato da quel William B. Davis che avevamo lasciato in meditazione in una caverna mentre gli piovevano addosso decine di missili.
Cosa pensare, dunque, di queste premesse? La fotografia sembra azzeccata, e l’accapponante colonna sonora è ancora lì a rendere insonni le mie notti, ma difficile sbilanciarsi oltre. È la terza volta che X-Files cerca di reinventarsi (prima coi film e con The Lone Gunmen) e, a dirla tutta, i continui revival dal sapore commerciale iniziano a gettare un’ombra scura su tutte le trovate di questa risma, soprattutto dopo alcune gelide frecciatine di Gillian Anderson, la quale, tuttavia, potrebbe essere col dente avvelenato semplicemente perché vi è storicamente una disparità allarmante tra il suo stipendio e quello del noto collega.
Tra il fallimento dell’ennesimo reboot de Ai confini della Realtà alle fosche previsioni per il futuro progetto di David Lynch, poco spazio rimane nel mio cuore per questo X-Files, il quale pare essere miseramente sostenuto dalla stessa emittente televisiva che, tutto sommato, sta facendo uscire questi sei episodi senza promuoverli con la dignità che meriterebbero. Vi invito a visionare il trailer, che trovate qua sotto: curioso dell’idea che il pubblico di lunga data si farà ritrovandosi davanti gli investigatori dell’incubo, nel frattempo continuerò a ripetermi che tutte le risorse della FOX si stiano concentrando per produrre un film epocale di Deadpool. Beata ingenuità.
–WalterFerri–