Elen sila lumenn omentielvo avventurieri! Il mondo nordico ha sempre affascinato per l’imponenza dei suoi miti, tradizioni e per il suo popolo fiero. Da leggendarie saghe come quella di Siegfried al pantheon divino (ormai prevalentemente famoso per le pubblicazioni Marvel ma lasciamo stare), tutto questo ha avuto una grande influenza sulle narrazioni odierne.
Sono stati tempi incredibili, le gesta dei vichinghi e la loro civiltà sono tutt’ora oggetto di studio. Ma come sarebbe la vita di questo popolo vista da molto, molto vicino nella sua quotidianità? Chris e Dick Browne hanno provato ad immaginarla dando vita a Hagar il Terribile. Vediamo insieme chi è!
La voce in capitolo: cenni biografici degli autori.
Procediamo con ordine: a collaborare su questo personaggio vi saranno prima Dik Browne (al secolo Richard Arthur Allan Browne, 11 agosto 1917- 4 giugno 1989) e poi Chris Browne, figlio di quest’ultimo. Dik Browne, oltre che per Hagar il terribile è conosciuto per un’altra serie di successo: Hi and Lois, per la quale riceve il premio Reuben Award nel 1962. Riceverà inoltre lo Humor Comics Strip Award sia per Hi and Lois che per Hagar l’Orribile. Per quanto riguarda il figlio c’è altrettanto poco da dire, forse meno. La stretta coesione tra padre e figlio nel loro lavoro maggiormente riconosciuto ha dato luce ad un’opera di semplice lettura e con situazioni al limite del paradossale e nel raccogliere l’eredità paterna, Chris si dimostra all’altezza del compito
Hagar, barbaro del ceto medio.
Dalle vignette ai videogame per Amiga e Commodore 64, le vicende del nostro eroe hanno catturato davvero tutti. Tradotto in ben tredici lingue, può contare la sua presenza nei quotidiani di ben 58 nazioni. Nato nel 1973, Hagar è un predone vichingo decisamente sghangherato, con una spiccata passione per l’alcool e il cibo. Malgrado il suo “mestiere” e il carattere burbero e chiassoso, è pacifico e gentile. Sempre molto premuroso nei confronti della moglie (per la quale cerca sempre qualcosa durante i saccheggi), nelle situazioni in cui si trova di volta in volta ad affrontare riesce a far ridere di sè e dei grandi problemi della vita quotidiana. La sua famiglia poi è variamente assortita: la moglie Helga, degna consorte del nostro protagonista; Honi, figlia primogenita perennemente indecisa se diventare una Valchiria o se sposarsi e il secondogenito Amleto, appassionato di letteratura e che sogna segretamente di diventare il primo dentista vichingo (cosa che provoca al padre non poco imbarazzo).
Come dicevamo prima, è stato prodotto un videogame su questo personaggio nel 1992, che molti amanti di retrogaming ricorderanno. Di impatto semplice e lineare, è un platform che presenta elementi di hack and slash. Da un lato forse non brilla per trame complesse ma di certo intrattiene, con uno stile molto minimale (forse un pò troppo).
Signori, questo piccolo viaggio con un occhio al personaggio finisce qui. Non mi resta che darvi appuntamento alla prossima puntata! Vichinghi bonari e situazioni paradossali fanno al caso vostro? Lasciate un corno potorio qui sotto con un commento! Buona fortuna, avventurieri!
“Helga si rivolge ad una sua amica e dice:
-C’è una parolina che fa sempre imbestialire Hagar…-
-Hagar?! Non mi dire! E che parola è?-
-Dieta.-“
–Michele Giuliani-