Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! Ridendo e scherzando ci troviamo qui al primo giro di boa con Un Occhio al Personaggio: abbiamo trattato finora di personaggi prettamente fantascientifici come Doc Savage, Giudice Dredd e John Carter. Ora rientriamo nei ranghi del Fantasy per parlare di un eroe capostipite di un genere letterario nato in contrapposizione al Signore Degli Anelli: niente (e popò) di meno che Elric di Melniboné. Tra pinzillacchere e bottoni vediamo insieme chi è.
Due parole sull’autore: pubblicazioni, influenze e altra roba. Michael Moorcock nasce a Londra il 18 Dicembre 1936. Prolifico e controverso scrittore, inizia la sua carriera come redattore per il Tarzan Adventures nel ’56 a soli sedici anni. Parallelamente a ciò pubblicherà alcuni scritti con lo pseudonimo di James Colvin, le cui iniziali non sono riprese per caso: infatti sono un rimando a Jesus Christ (che credo non abbia bisogno di presentazioni). Nel 1967 vince il premio Nebula con I.N.R.I. . Nelle sue opere ci sono alcuni temi comuni come il Campione Eterno, eroe destinato con le sue lotte a mantenere l’equilibrio non solo tra bene e male ma anche tra legge e caos. Tra le altre cose questa dicotomia viene inizialmente sfruttata in alcuni GDR tra cui Dungeons & Dragons, in cui appunto il personaggio poteva essere legale, caotico o malvagio. Le pubblicazioni di Moorcock si presentano come rovesciamento dei vari clichè che sono derivati dal Signore degli Anelli che disprezzava profondamente, pur ritenendo l’autore una persona degna di stima. Dirà di lui:
“Ho incontrato Tolkien a casa sua ad Oxford. Non avevo molto da dirgli, a parte il fatto che fossi un poco imbarazzato, avendogli scritto dicendogli che avevo collezionato tutti i suoi libri per poi scoprire di non apprezzarli molto.”
Tornando rapidamente ai suoi lavori si interessò molto anche alla musica, collaborò con gli Hawkwind e i Blue Öyster Cult, i quali fecero largo riferimento ad Elric di Melniboné nelle loro canzoni.
Elric di Melnibonè: l’ultimo Imperatore.
Eccoci finalmente arrivati al nostro glorioso amico. Elric, come già detto, è l’ultimo discendente di una famiglia reale che ha dominato per millenni il mondo intero. All’inizio della saga il Regno Fulgido però è in declino e a causa delle continue lotte con in Reami Giovani, il territorio melniboneano si riduce alla sola Isola del Drago, ove sorge la loro capitale. Il signore del Regno Fulgido, a differenza dei suoi sudditi che sono crudeli, scarsamente sensibili, è in grado di provare rimorso e pietà. Molto cagionevole di salute, spesso ricorre a delle pozioni magiche per sopperire alle sue mancanze. Altrettanto celebri sono le armi che impugna il melniboneano come la temibile spada Stormbringer (Tempestosa, nella traduzione italiana) che otterrà in seguito, è una spada demoniaca che sugge l’anima dei nemici donando vigore al portatore e la sua gemella Mournblade (Luttuosa). La psicologia di questo eroe è molto interessante poichè oltre alle trame intricate tra le quali Elric dovrà trovare una soluzione alle proprie peripezie, l’autore lascia largo spazio al tormento interiore dell’Imperatore dando così una profondità rilevante. Il destino del suo regno è nelle sue mani! Riuscirà a superare gli ostacoli lungo il suo cammino? Non vi resta che scoprirlo!
La fama di questa saga è tale da oscurare gli altri lavori di Moorcock, nonostante abbia prodotto anche altre opere di elevata qualità. In tutto sono stati pubblicati 22 libri su questo personaggio, incluse due graphic novel e un film prossimo all’uscita, stando ad alcuni rumors. Da segnalare anche le sue prime comparse fumettistiche: Il Signore Melniboneano appare per la prima volta nei fumetti all’interno di Conan il Barbaro nel 1972.
L’Imperatore Rock: ispirazioni e componimenti.
Per chi come me è appassionato di musica e soprattutto di quella che prende ispirazione da opere classiche della letteratura o dell’arte classica non può non apprezzare la grande influenza che ha avuto Elric di Melnibonè nella sfera dell’Hard Rock e dell’Heavy Metal. Rimandi e omaggi a questo personaggio ve ne sono a secchi e oltre ai già citati Hawkwind (che hanno trovato ispirazione nel nome grazie al ciclo di Hawkmoon) e ai Blue Öyster Cult, troviamo artisti del calibro di Blind Guardian, Domine, Cirith Ungol, Diamond Head e Battleroar.
Dunque! Questo breve e mirabolante viaggio finisce qui. Signori dei Draghi e spade leggendarie fanno al caso vostro? Lasciate un urlo di battaglia qui sotto con un commento! Buona fortuna Avventurieri!
I’m back from the island
Refused me denied me
I’m pale and I’m weak
And I don’t belong here anymore
Cry for Tanelorn
Still I fear the voices
Cry for Tanelorn
No more fear no voices
Cry for Tanelorn
Into the void this journey ends
Cry for Tanelorn
The dome comes crashing down
(At the Edge of Time, Blind Guardian)