Bentornati al nostro appuntamenti con le interviste di Illyon. Vi abbiamo parlato negli ultimi giorni di Energie della Galassia e abbiamo dunque invitato qui l’autore di questa raccolta di racconti, Luca Rossi.
Benvenuto sull’Isola, Luca, Parlaci un po’ di te e del tuo libro.
Ho iniziato il prima racconto, Arcot e la Regina, a settembre. In precedenza avevo scritto solo per me stesso. Ho letto diversi articoli sul self publishing e mi sono chiesto: “Perché no?”
In quell’occasione, ho scritto il racconto e l’ho pubblicato dopo quarantotto ore su Amazon, dopo pochi giorni ho iniziato Le Forme dell’Amore e nel giro di qualche settimane ho scritto altri sei racconti. Mi sono trovato benissimo perché ho dato sfogo a tutte le mie passioni letterarie, a partire della fantascienza.
Alcuni racconti sono in un contesto decisamente fantasy. La chiave sentimentale ed erotica è presente nella maggior parte di essi. Energie della Galassia è quindi la mia prima opera. Mi è piaciuta a tal punto scriverla che dopo ho continuato a farlo. Credo di essere stato molto fortunato, perché da subito l’ebook è stato molto scaricato su Amazon. Questo da un lato mi ha fatto molto piacere, dall’altro mi ha dato una grande carica per andare avanti. In alcuni casi, ho avuto un approccio molto sperimentale. Emozioni nella Nuvola, ad esempio, è una serie a episodi dove al termine di ogni parte i lettori possono votare e suggerire come vorrebbero continuare la storia. Ora sono uno scrittore a tempo pieno. Tra qualche settimana, uscirà la versione in inglese di Energie della Galassia.
C’è qualcosa di specifico che vorresti approfondire?
Principalmente la varietà che ho notato in questi racconti. Hai detto che scritto il primo sei andato avanti scrivendone altri. Quello che ho notato è che spesso sono molto diversi e fra loro non hanno dei collegamenti. Perché questa scelta? Perché non puntare su qualcosa di unico?
È stata una scelta assolutamente spontanea. A conclusione di ogni racconto sentivo che c’erano nuovi temi che volevo esplorare. In realtà, sono molto legato a ciascuno di essi, così come lo sono alcuni miei lettori. Ho “promesso” di dare un seguito a Le Forme dell’Amore, mentre Emozioni nella Nuvola viene portato avanti ogni settimana. Ci diversi mondi e atmosfere all’interno desidero continuare a muovermi. Inizialmente però forse avevo una certa “ansia” di esplorare tanti dei soggetti che avevo da lungo tempo desiderato portare su carta. Ancora oggi, mi vengono continuamente in mente nuovi soggetti. Però ho imparato a prendere appunti e a posticipare in un secondo momento l’inizio di nuove storie. In questo momento sto scrivendo un romanzo fantasy, tra racconti sul paranormale e una serie di fantascienza. Quindi un po’ sono migliorato, anche se non di molto.
E i lettori come si sono confrontati con questa scelta? Da quello che hai detto pare che l’abbiano apprezzata. Quali sono i racconti, fra quelli brevi che hanno riscosso maggiore successo?
A molte lettrici piace sicuramente Le Forme dell’Amore. Ha un finale romantico, è una bella storia d’amore, anche se un po’ particolare. Un poliziotto deve condurre in prigione una mutante, ma durante il viaggio, lei fa di tutto per sedurlo e lui impara a scoprirne alcuni aspetti di lei dei quali si innamora. Vivranno una vicenda d’amore originale, con un finale che soddisfa moto le lettrici più romantiche. Anche Arcot e la Regina è molto apprezzato. La figura della regina vampiro è molto affascinante e quello che Arcot è disposto a fare per conquistarla è davvero originale. Ad altri è piaciuto molto Carcere a Vita: è un puro racconto di fantascienza, con profonde riflessione sulla giustizia e sul mondo di oggi. Allo stesso tempo Rewind, uno dei racconti con il finale più sbalorditivo, contiene moltissime riflessioni sugli aspetti peggiori e le debolezze della giustizia e della politica italiane. Emozioni nella Nuvola ha una schiera di fan, che ogni settimana contribuiscono alla sua evoluzione. Da questo punto di vista, è quasi un’opera corale, che io cerco di tramutare in forma unitaria nel migliore dei modi. Agli appassionati di videogames piace invece molto Latrodectus Mactans, che descrive una caccia alle vedove nere in un contesto di realtà virtuale molto futuristico.
La disposizione dei racconti è casuale? Il primo Rewind parte da una situazione che potremo definire abbastanza comune, o comunque più simile a quella del quotidiano umano. Il resto dei racconti invece spazia in universi e, perché no, mondi differenti, ma alla fine si torna al mondo umano con Emozioni nella Nuvola, quasi a chiudere un cerchio, o sbaglio?
Esattamente. Inoltre, Emozioni nella Nuvola è anche il racconto che si apre a quello che verrà dopo, per la sua natura in evoluzione. Un filo conduttore di questi racconti è l’aspetto erotico. Ricordo che in un commento su Amazon una lettrice ha scritto che secondo lei la volontà dell’autore è quella di stupire. In realtà, è proprio il contrario. In genere mi sorprende come molte energie e pensieri nel quotidiano siano indirizzati alla sfera erotica, che spesso in realtà viene taciuta o “manipolata” in alcune opere d’arte. Anzi, nella fantascienza talora viene completamente tralasciata. Dal mio punto di vista, vi sono aspetti legati all’eros contemporaneo che è sono molto interessanti da approfondire nel contesto letteraria. Un esempio è il ruolo dominante che sta assumendo la donna. Infatti, spesso le mie figure femminili hanno un ruolo molto forte. Un altro aspetto molto importante sono alcuni interrogativi a cui cerco di dar risposta. Per fare qualche esempio: cosa accadrebbe se riuscissimo a ricordare alcune esperienza da una vita all’altra? Come ci comporteremmo se uno dei social network che usiamo abitualmente decidesse di usare le informazioni “segrete” che ha su di noi, “contro” di noi? E ancora… se l’universo in cui viviamo fosse, in realtà, un parto di noi stessi o una nostra creazione? Esistono altre dimensioni che abbiamo in realtà la possibilità di attraversare? Anche ora sto scrivendo un racconto ambientato in un mondo del futuro nel quale le persone si esprimono solo più mediante gli smiley. In genere la mia ispirazione nasce da interrogativi di questo tipo, ai quali cerco di dar risposta sotto forma letteraria.
Ho notato questa delle donne dominanti, ma alcune sembrano anche un po’ cattive, non pensi?
In effetti, è così. Non pongo limiti ai loro atteggiamenti, ma cerco di seguire quello che è il loro passato. La regina Vril di Arcot è il sovrano di un mondo di vampiri dove vige una dura gerarchia, e per loro gli umani non sono altro che animali di compagnia. Ci considerano inferiori. Quindi, pur essendo incuriosita dal comandante inizialmente, non fa altro che tenerlo ai suoi piedi in catena.
Isabella è un personaggio molto complesso. Ha vissuto a lungo con Mario in qualità di moglie. Lo ha fatto però perché era DataCom ad averglielo chiesto. Nel loro matrimonio ha sicuramente imparato ad apprezzarne alcuni aspetti, ma tuttora non si è ancora chiarito quali siano i suoi reali sentimenti.
Inoltre, conserva molte delle caratteristiche dell’agente DataCom. È abituata ad uccidere, ad esempio, ma ora si sta rendendo conto che farlo sotto il controllo di un nanochip era molto diverso. La morte accidentale di una bambina le ha provocato un enorme senso di colpa, che fa sì che non voglia più uscire da DataNet, un pericolosissimo mondo di realtà virtuale.
Direi, in generale, che alcune donne possono essere un po’ cattive e allo stesso modo lo sono quelle di Energie della Galassia.
Tornando a Emozioni nella Nuvola. La sua particolarità è proprio quella che sono i lettori a scegliere lo svolgimento della trama. Non credi che sia anche un azzardo per un autore che potrebbe vedere risvolti inaspettati anche per se stesso?
La collaborazione su questa serie oggi ha raggiunto livelli che non mi sarei mai aspettato. Quando ho iniziato a scrivere su The Incipit, facevo il “furbo”. Come molti autori, ponevo ai lettori domande “marginali”. In seguito ho compreso che l’essenza del gioco è proprio lasciare a chi legge le scelte fondamentali sullo sviluppo della trama. A più riprese ho lasciato ai lettori la possibilità di far morire i personaggi principali, Mario e Isabella. La storia la creiamo ogni settimana insieme. Non ci sono aspetti di essi che non vengano passati al vaglio dai lettori, o tramite le domande o attraverso i commenti. Durante la settimana arrivo a scambiare con i lettori anche duecento commenti su diversi aspetti dell’evoluzione della storia. È così, ad esempio, che abbiamo creato DataNet, questa realtà virtuale nella quale ognuno può realizzare tutti i propri sogni. È un luogo bellissimo, ma anche molto pericoloso, perché la realtà di DataNet può essere molto più attraente di quella che viviamo tutti i giorni. Quindi, in Emozioni nella Nuvola gli spunti dei lettori sono un’enorme ricchezza. Internet ha cambiato il modo di scrivere. Perché non approfittarne?
Quindi è un’esperienza che ti senti di consigliare ad altri autori?
Sì. The Incipit è un’ottima piattaforma dove vivere un’esperienza di questo tipo. Ma si può anche decidere di pubblicare un incipit sul proprio blog, diffonderlo sui social network e valutare insieme ai lettori cosa funziona e cosa no. Soprattutto per gli autori emergenti, credo possa essere molto importante avere dei feedback. Talora può capitare di arrivare fino alla conclusione di un’opera di trecento pagine per scoprire che ci sono alcune cose nel nostro modo di scrivere che proprio non vanno. Inoltre, si può anche sperimentare con la scrittura a più mani. Con altri autori ci ritroviamo il lunedì sera e, appoggiandoci a Google Drive, portiamo avanti una storia dove la narrazione viene scritta da tutti e ogni autore dà vita a un proprio personaggio. Inoltre, chiunque può assistere liberamente a queste sessioni. Posso assicurarti che è una delle cose più eccitanti che abbia mai fatto. A fine serata siamo tutti così carichi di energia da faticare moltissimo a staccarci dalla storia che stiamo scrivendo.
Mi ricorda un po’ il modus di un gioco di ruolo narrativo se devo essere sincera.
Può darsi! In realtà, gli unici giochi di ruolo ai quali ho partecipati, sono gli MMORPG come Ultima Online e World of Warcraft. Sono state esperienze molto avvincenti, ma l’esperienza letteraria è ancora più forte. Io preferisco la lettura o la scrittura ai videogame o ai film proprio perché si ha la possibilità di calarsi più in profondità, vivendo appieno la storia, immaginandola con la nostra mente. Poi, nel caso dell’improvvisazione letteraria, la libertà artistica di cui si gode è davvero unica. Ogni autore reagisce a quello che viene scritto dagli autori. In certi momenti ci si sente frustrati dalle scelte altrui, in altri ci si esalta, ma in ogni momento si è totalmente presi da quello che si sta creando insieme. Google Drive, poi, funziona benissimo, perché è un vero editor di testo nel quale si può scrivere contemporaneamente. Quindi per gli autori è molto semplice iniziare. Infatti, in genere, non serve alcuna preparazione.
Grazie mille Luca, prima di concludere questa intervista, e quindi salutare il pubblico dell’Isola, vuoi ricordare come possono collaborare al prosieguo di Emozioni nella nuvola?
Certo Eleonora. Collegandosi all’indirizzo www.emozioninellanuvola.it è possibile leggere tutti gli episodi, la sintesi di quelli precedenti, un elenco dei luoghi e dei personaggi, si può ascoltare la versione audio e soprattutto si trovano i link per votare e commentare su The Incipit.
Vi aspetto!
Ringrazio Luca a nome di tutta la redazione, e vi invito a seguirlo.
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-Eleonora Carrano-