Se anche voi ingrossate le fila dei retro-entusiasti di Stranger Things, accoglierete questa novella come manna dal cielo: ora alla nota serie tv potete anche giocarci. Più o meno.
Ian Frazier, alias il lead designer di Mass Effect: Andromeda (ooh, credenziali) ha appena rilasciato gratuitamente il pdf di “Stranger Dread”, uno scenario per l’omonimo gioco di ruolo (Dread, appunto) liberamente ispirato alla prima stagione dello show di Matt e Ross Duffer.
Nonostante l’autorevole fonte, il gioco è un prodotto puramente amatoriale, in nessun modo associato con Netflix o con i due creatori. Dread è invece un gioco di ruolo pubblicato nel 2005 privo di uno scenario fisso e pensato per la creazione di avventure one shot di 3-5 ore da 3-6 partecipanti. Le atmosfere del prodotto sono di stampo horror e legate alla sua innovativa meccanica regolamentare. Dread utilizza infatti una torre Jenga (proprio quella) come centro focale dell’azione: ogni volta che un giocatore compie un gesto potenzialmente pericoloso, aggiunge un mattoncino. E quando la torre crolla, povero il personaggio dello sfortunato giocatore! Si crea così un climax di inquietudine che si sposa a pennello con atmosfere ad alto tasso di tensione.
Stranger Dread offre uno scenario che è al contempo anche avventura: liberamente e pesantemente ispirata a Stranger Things, l’avventura segue le peripezie di alcuni adolescenti e pre-adolescenti che tentano di salvare un amichetto precipitato nell’Abisso oltre lo specchio, con gli eventuali mostri e agenti governativi del caso. La creazione dei personaggi di Dread si basa sull’utilizzo di ruoli stereotipati, e si comprende bene perché Stranger Things sia così adatto: nel pdf troviamo infatti il fighetto, la cheerleader e il candelino (alias il terzo, incomodo amico innamorato della biondina). Questi tre costituiscono il team “adolescenti”, laddove invece i bambini sono due gemelli con poteri psionici (Terry e Maggy praticamente) e il terzo, immancabile ciccione sfigatello obeso/miope/zoppo che però tutti hanno a cuore.
Almeno nello sviluppo narrativo l’avventura non è poi così scontata: segue sì i punti nodali della serie tv, ma prova a discostarsene un minimo. Resta comunque un copia-incolla delle sue dinamiche: lo specchio, il mostro (che è una specie di rip-off di Shelob), il governo cattivo, eccetera. Personalmente mi risulta misterioso il perché qualcuno dovrebbe voler giocare un’avventura il cui sviluppo è inevitabilmente stra-noto. Ma a me non è che Stranger Things sia poi piaciuto così tanto (“bellino”, non SENSAZIONALE), quindi suppongo che se siete dei patiti sfegatati della serie in crisi d’astinenza, potrete trovare un utile metadone nel ri-immergervi nelle atmosfere della serie attraverso un medium diverso.
Potete scaricare il pdf cliccando qui.
–Luca Pappalardo–
Stranger Dread: la recensione
Luca Pappalardo
- Un prodotto molto dettagliato;
- Le credenziali del creatore parlano da sé;
- C'è Jenga!
- Non molto originale;
- Nel documento manca qualsiasi tipo di immagine;