In questi giorni si sta parlando molto, e giustamente, del nuovo film di Star Wars, una saga che può essere considerata “da record” per tanti versi. Ma se proprio vogliamo parlare di cinema e record, allora dovete assolutamente conoscere Monster Hunt (no, non c’entra niente col videogame Capcom!), kolossal fantasy che è diventato, in poco tempo, il film cinese con gli incassi più alti di sempre. È un gran primato, considerando che per ora non è ancora stato distribuito al di fuori di Cina, Malesia, Singapore e Corea, dove è approdato nei cinema il 17 luglio di quest’anno. L’arrivo, in ogni caso, è previsto anche in Occidente, il 22 gennaio 2016 in Nord America e la prossima primavera in Italia.
Il film segna l’esordio da regista di Raman Hui, uno degli animatori di Shrek, e a fronte del costo di produzione di “soli” 40 milioni di dollari, è riuscito ad incassarne ben 384, rappresentando così un meraviglioso biglietto da visita per Hui. Come si può facilmente capire dalle immagini e dal trailer (che potete vedere qua sotto), si tratta di un film che fa uso di tecnica mista, unendo live action e CGI in maniera armoniosa e piacevole. A dare il volto ai due protagonisti ci sono Bai Baihe, nella parte della giovane Hua Xiaolan, e Jing Boran a interpretare Song Tianyin. Praticamente tutte le riprese e il lavoro di post-produzione sono avvenuti a Pechino, con una piccola parte a Taiwan, e hanno richiesto diversi anni per dar vita al mondo fiabesco immaginato di Hui, che per l’idea si è ispirato ad antiche storie cinesi.
E di fiabesco ha davvero molto Monster Hunt: la storia porta lo spettatore in una realtà dove, oltre agli esseri umani, esistono anche delle creature bizzarre. Un tempo queste dominavano il mondo, salvo poi essere sconfitte dagli uomini e confinate nel loro regno, dal quale gli è proibito uscire. Chi dovesse infrangere questa regola si troverebbe ad affrontare dei temibili cacciatori di mostri. Queste creature vivono così recluse in attesa della nascita di un leader che, si dice, porterà il mondo verso un nuovo equilibrio tra mostri e umani.
Intanto, in un piccolo villaggio pacifico vive Tianyin, giovane desideroso di compiere grandi imprese che incrocerà sul suo cammino la regina del regno dei mostri, costretta alla fuga per colpa di un complotto ai suoi danni. La donna sarà inseguita da alcuni cacciatori che vogliono mettere le mani su di lei e sul figlio che porta in grembo. Tra questi cacciatori ci sono anche Luo Gan (Jiang Wu) e la sua allieva Xiaonan. La regina dei mostri, prima di morire, affiderà l’uovo con il futuro sovrano alle cure di Tianyin, che si ritroverà così in una situazione tutt’altro che piacevole, cacciato sia dagli uomini che dai mostri.
Questa è più o meno la sinossi del film. Non dà l’idea di essere particolarmente originale come storia, ma non possiamo negare di aver sempre apprezzato il tema del prescelto destinato a portare la pace e l’equilibrio nel mondo (vogliamo tirare in ballo di nuovo Star Wars? E facciamolo…).
Più che la trama, comunque, sono altri gli elementi di Monster Hunt che a mio avviso sono stati in grado di garantirgli tutto questo successo. Il primo è sicuramente l’utilizzo misto di CGI e attori in carne e ossa, sempre un piacere per gli occhi, soprattutto oggi che con buoni investimenti si può ottenere una resa grafica di altissimo livello; il secondo è il tono divertente e scanzonato della narrazione, che si riesce a percepire anche solo guardando il trailer: i mostri sono volutamente coccolosi – sembrano dei peluches che regalereste a vostro cugino di cinque anni –, il mondo è colorato e le scene di azione sembrano portare avanti in modo onorevole lo stile dei grandi film cinesi come La Tigre e il Dragone. In pratica dà l’impressione di essere un qualcosa che funzionerebbe benissimo in forma di anime, il che non è male, sopratutto considerato che ora come ora l’Occidente sembra essersi fissato con i live action e con l’idea di realizzare remake di classici Disney con questa tecnica: magari Monster Hunt potrebbe portare una ventata di aria fresca e mostrare come fantasy e live action possano essere elementi in grado di funzionare anche con storie nuove.
Vi lascio con il trailer, in attesa di questa primavera, quando si potrà vedere come il pubblico nostrano accoglierà la pellicola.
– Caterina Gastaldi –