Approfittiamo della prossima uscita del 4° capitolo della saga di Transformers per aggiornarci sullo stato di futuristiche tecnologie robotiche.
Continuano i nostri approfondimenti sulla fantascienza, abbinata ai film di prossima uscita nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Quest’oggi scopriremo insieme quelle poche indiscrezioni che già si conoscono sull’uscita di Transformers: Age of Extinction, per sapere quanto, di ciò che si vede in questa serie, potremmo ritrovare tra pochi anni per le strade delle nostre città.
Tutti conosciamo la serie cinematografica diretta da Michael Bay, che si appresta a breve a far uscire un sequel ricco di novità oltre ad una totale rivisitazione della serie. Bay, infatti, era inizialmente intenzionato a fermare il progetto al suo terzo episodio ma, a quanto sembra, il successo che continua a riscuotere il marchio nel parco a tema Transformers: The Ride lo ha convinto a poter spremere ancora qualcosa da questa fortunata serie di film sci-fi (fino ad oggi i 3 film hanno incassato circa 1,1 miliardi di dollari nel mondo).
Quali sono, ad oggi, le briciole di sinossi conosciute del film? “Mentre l’umanità cerca di riprendersi dopo gli eventi di Transformers 3, gli Autobots e i Decepticons sono praticamente spariti dalla faccia del pianeta. Un gruppo di potenti e geniali uomini d’affari tenta di imparare dalle passate incursioni dei Transformers, e spinge i confini tecnologici al di là di quello che può controllare – il tutto mentre un’antica e potente minaccia Transformer punta il mirino sulla Terra. Ne consegue questa epica battaglia tra il bene e il male, la libertà e la schiavitù.” (Fonte MyMovies.it).
Ciò che sappiamo è che i Dinobots avranno un ruolo importante, ed Optimus Prime sarà completamente rivisitato. Alcuni rumors ci indirizzano alla fase della serie animata in cui Megatron diventa Galvatron dopo l’incontro con Unicron, come mostrato nel video sopra, dovendo in questo modo obbligare anche i buoni a rinnovarsi per respingere la nuova minaccia. Ma chi sono questi personaggi? Non pensiate che Transformers sia solo un trittico di film: fanno tutti parte di una saga omonima di cartoni animati e fumetti cominciata dai primi anni ’80. I Dinobots sono, a tutti gli effetti, degli Autobot, alleati quindi al gruppo del più conosciuto Optimus Prime, e potrebbero svolgere un ruolo essenziale nell’economia del prossimo film.
Nel video che segue c’è chi ha visto una conferma sul lavoro che si sta facendo sui Dinobots, apparsi in un tie-in videoludico, uscito dopo l’ultimo film della serie.
E sulla Terra?
I Transformers sono un’idea molto lontana dalle nostre attuali tecnologie, senza contare la loro assimilazione a degli esseri viventi che rende la cosa quanto meno fantascientifica se non proprio ironica. Non escludo che in qualche galassia più in là della nostra o in qualche universo parallelo possano esistere, ma come ci avviciniamo noi a tali meraviglie della robotica?
Rispetto solo a pochi decenni fa, quello che abbiamo oggi non era neanche immaginabile: miliardi di dollari finanziano le più svariate ricerche in tutto il mondo per lo sviluppo di robot utili a gestire situazioni di crisi, per conflitti bellici o ancora per semplici spedizioni di pacchi. Qualche esempio interessante vi chiarirà le idee.
La DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency degli Stati Uniti) sta lavorando da anni al progetto ATLAS, un robot umanoide che verrà impiegato all’interno di edifici crollati o aree devastate da cataclismi naturali per ricerche o per fornire i primi soccorsi medici ed evitare, così, l’impiego in prima linea di uomini in carne ed ossa che rischierebbero molto più di qualche pezzo di ferro. Un video pubblicato questo luglio, in cui per la prima volta è stato svelato ATLAS, vi chiarirà le idee, lasciandovi a bocca aperta:
Non finisce qui: la collaborazione tra NASA e Microsoft sta sfornando interessanti lavori. È ad uno stadio avanzato dello sviluppo il progetto per il controllo di robot attraverso il Kinect, come fossero degli avatar: studiato per simulare la presenza umana sulle stazioni spaziali o sui pianeti di prossima esplorazione (sul prossima ho comunque qualche dubbio), tra qualche anno potrebbe bene integrarsi con il progetto ATLAS, cominciando a concretizzare quanto James Cameron ha già previsto con il film Avatar.
Per non perderci le ultimissime novità, Amazon sta provando, già in beta testing in alcune zone degli Stati Uniti, il suo Prime Air: dei piccoli elicotterini guidati da un computer di bordo chiamati “Octocopter”, perché dotati di 8 motori, tra qualche anni saranno in grado di consegnare entro 30 minuti gli ordini effettuati sul noto negozio online, fino ad un massimo di 2,5Kg. A mio giudizio, una rivoluzione. Rivoluzione, però, che dovrà fare i conti con le imprese di spedizione che perderanno clienti, che licenzieranno dipendenti, e tutti gli altri rivenditori al dettaglio che continueranno a perdere fette di mercato contro un’azienda sempre più potente ed onnipresente. Senza valutare poi l’impatto che potrebbe avere in altri paesi: se in America è pieno di villette a schiera e ti consegnano il giornale tirandolo davanti casa, da noi già ritrovarsi il giornale nella cassetta delle lettere è un miracolo! Non voglio immaginare un ordine lasciato a terra da un elicotterino: servirebbe una squadra di divinità per evitare che qualcuno se lo rubi. Ma godiamoci un piccolo video di presentazione di questa innovazione.
Detto ciò, siamo di certo ancora nel medioevo della tecnologia e della scienza, ma fortunatamente la nostra immaginazione guarda lontano.
La domanda non è più se, ma quando arriveremo anche noi ad avere o confrontarci con un Optimus Prime.
– Alessio Giaquinto –