3 – L’unione fa la forza
Un motivo semplice, quanto sottovalutato, è che un personaggio che agisce in solitaria non dovrebbe essere in grado di sopravvivere. Come ben sapete, le varie classi e specializzazioni permettono di coprire un ampio spettro di abilità utili in diversi frangenti, che rendono un gruppo coeso e molto più performante rispetto al singolo individuo. Da Master dovrete far capire questo ai giocatori, senza concedere sconti al solitario e facendogli affrontare difficoltà che non potrebbero essere superate se non con l’aiuto di qualcuno più esperto di lui in quel settore.
4 – Obblighi narrativi
Se proprio non doveste riuscire con le buone, in alcuni casi potrebbe essere lecito inserire degli elementi narrativi che obblighino i personaggi a restare insieme. Nelle campagne fantasy, la magia vi permetterà di sbizzarrirvi: un’antica profezia segnala quegli eroi come i destinatari della salvezza del pianeta, e pertanto una loro divisione porterebbe al crollo dimensionale; oppure, un potente stregone potrebbe aver lanciato su di loro una maledizione che li costringa a cooperare per trovare un artefatto, pena un invecchiamento precoce. Non sempre scelte simili sono apprezzate dai giocatori, ma se poste nel modo giusto, senza troppe forzature, potranno risultare anche divertenti da ruolare.
5 – Discuterne
Ultimo, ma non per importanza, c’è il bel discorso motivazionale all’inizio della campagna. Il Master ha il diritto di chiedere ai propri giocatori di impegnarsi per far sì che le sessioni possano risultare divertenti e fluide, ad esempio creando personaggi caratterialmente predisposti alla cooperazione, ma soprattutto sedendosi al tavolo con l’intento di partecipare alla creazione di una storia, non con quello di mettere i bastoni tra le ruote al Master, o peggio, di sfidarlo.
Detto questo, non voglio sconsigliare a priori le divisioni del gruppo. Esistono casi ben selezionati dove una sessione può svolgersi tranquillamente alternando tempi e spazi diversi per uno o più membri del gruppo. Consiglio però di valutare questa possibilità solo se siete Master esperti e in grado di gestire una situazione simile, con particolare esperienza nella gestione dei ritmi narrativi.
Attendo i vostri pareri ed esperienze riguardo questo argomento!
–Andrea Carbone–
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