L’imminente release della versione rimasterizzata di ‘Skyrim’, attesa su PC, PlayStation 4 e Xbox One il prossimo 28 ottobre, ha suscitato nel fandom la preoccupazione che Bethesda possa avere in mente di voler riportare in auge nello stesso identico modo anche i suoi più grandi successi del passato (pratica ormai divenuta comunissima per tutte le software house), rinviando a una data indefinita il lavoro su un nuovo capitolo della saga. Tanto più che ‘The Elder Scrolls VI’, fantomatico seguito di ‘Skyrim’ (quest’ultimo risalente all’ormai lontano 2011), non è mai stato annunciato in via ufficiale; da ultimo, è mancato anche all’appuntamento del QuakeCon 2016 di Dallas, in Texas.
A rassicurare i fan arrivano però le dichiarazioni del vicepresidente di Bethesda, Pete Hines, intervistato dal sito australiano Finder. Alla domanda su un eventuale remaster di ‘Oblivion’ e ‘Morrowind’, da valutare nel caso in cui l’edizione HD di ‘Skyrim’ dovesse essere un successo commerciale, Hines ha infatti risposto: “Penso che la gran parte della mia risposta dipenda dall’età [dei videogiochi di cui stiamo parlando, ndr]. Rimasterizzare ‘Oblivion’ è un’idea interessante, ma è un titolo vecchio di dieci anni. ‘Morrowind’, di quattordici. Il salto che dovevamo fare e il lavoro che ci è costato per realizzare il remake di ‘Skyrim’ era molto più semplice. Con ‘Oblivion’, parliamo di diversi motori di gioco fa. Per cui, quando i giocatori dicono “Perché non avete fatto ‘’Oblivion HD” anziché ‘Skyrim HD’”, ecco, non è che siano esattamente due processi identici. Una versione rimasterizzata di ‘Oblvion’ implicherebbe un carico di lavoro significativamente maggiore, e ‘Morrowind’… cavolo… anche peggio. Per cui la domanda diventa: “dovremmo lavorare su un remake di ‘Morrowind’ o di ‘Oblivion’, o dovremmo invece concentrarci su ‘The Elder Scrolls VI’?” Perché è questa la mole di lavoro di cui stiamo parlando. Per cui cerchiamo di non impiegare troppo tempo nei remaster: l’altro solo progetto di questo tipo a cui abbiamo lavorato è ‘Dishonored’, che rappresenta una nuova proprietà intellettuale, uscita nell’ultimo anno di una generazione [di console, ndr]. […] Per tutto il resto, dobbiamo chiederci: “Vogliamo investire tempo e risorse, e spendere denaro, su qualcosa che è già in circolazione per portarlo su una nuova piattaforma, o vogliamo andare avanti con della roba completamente nuova?” E, nella maggior parte dei casi, la risposta è che vogliamo andare avanti con della roba completamente nuova.”
Per quanto siamo ancora ben lontani da una vera e propria ufficializzazione dei lavori sul nuovo progetto per la saga ‘The Elder Scrolls’, le dichiarazioni di Pete Hines – particolarmente nette e, per certi versi, impegnative – consentono agli amanti della serie di iniziare a sperare, su basi appena più solide, di non dover aspettare secoli interi per mettere le mani sul sesto capitolo di TES.
Ovviamente, continuate a seguirci per essere aggiornati su tutti gli sviluppi!
– Stefano Marras –