Non potete vivere senza Ninja, sigilli e Bijuu? Non ve ne importa troppo dei videogames della saga di Naruto e siete in crisi di Chakra dopo la conclusione del manga? State tranquilli, allora: l’autore dell’opera, Masashi Kishimoto, nonostante avesse dichiarato quest’estate di volere un momento di pausa per godersi la vita familiare (era da più di 10 anni che aspettava di poter andare in luna di miele!) e di volersi dedicare a un nuovo manga, di stile più fantascientifico, stupisce tutti con un annuncio a sorpresa riportato in questi giorni sul sito ufficiale della rivista nipponica Weekly Shonen Jump. Ebbene sì, le avventure di Boruto, il pestifero figlio di Naruto, e della Next Generation continueranno nel 2016 e, a quanto pare, i nostri amici dagli occhi a mandorla potranno leggerle con cadenza mensile a partire dalla prossima primavera, e sempre su Shonen Jump.
Ma c’è di più: a parte l’intenzione di introdurre, nei contenuti extra del DVD/Blu-ray del film su Boruto, l’adattamento animato del racconto breve che era stato creato in esclusiva per i primi spettatori del film, intitolato Naruto Hiden: Zai no Sho (La Pergamena dei Paesi), stando alle ultime news rilasciate da Masashi Kishimoto, il manga su Boruto passera nelle mani di Ukyo Kodachi (già sceneggiatore del film di Boruto: Naruto the Movie e creatore di Naruto – Gaara Hiden: Sajingenso), mentre i disegni saranno invece affidati a Mikio Ikemoto, assistente del maestro. Questo permetterà a Kishimoto-sensei di riservarsi solo uno “one-shot”. Ma, mentre supervisionerà il lavoro, al contempo stesso procederà con i suoi piani (credo, di conquista del mondo): perché siete veramente sicuri che dopo Naruto non ci sia più Naruto (e altro)? Illusi, dattebayo!
IN REALTÀ, SIAMO TUTTI VITTIME DI UNO TSUKUYOMI
Marketing o non marketing? Questo è il dilemma che mi è sorto appena ho saputo la notizia. Masashi Kishimoto parrebbe intenzionato a continuare, in una sorta di Tusukuyomi Infinito, le vicende di Naruto, del dopo Naruto, eccetera eccetera. Data la qualità di queste ultime, mi dà un’impressione di scelta quasi “forzata”. Una sensazione diversa mi ha dato, invece, la notizia sulla sua voglia di realizzare una trasposizione anime incentrata su Itachi (ma questo, forse, perché la storia di Itachi è già piuttosto definita?): dovete sapere, infatti, che il maestro, insieme ad altri disegnatori e scrittori, ha dato vita ad un progetto letterario che prevede un approfondimento sul mondo di Naruto e sui suoi protagonisti. Dopo un primo volume incentrato su Jiraiya (Naruto Dojunjou Ninden, ovvero “Naruto: La storia dello shinobi dal cuore completamente puro”), qualche mese fa sono usciti due romanzi dedicato a uno dei personaggi più misteriosi e influenti del manga, Itachi. Itachi Shinden: Kōmyō-hen (letteralmente “La vera leggenda di Itachi: capitolo della Luce brillante) è il primo, e narra della sua infanzia, della sua prima esperienza di battaglia, dell’incontro con l’amico Shisui e del suo sogno di un Hokage Uchiha. Il secondo libro, Itachi Shinden: Anya-hen (“La Vera Leggenda di Itachi: il capitolo della Notte Oscura”), pubblicato a ottobre, descrive il momento in cui Itachi entra finalmente a far parte della squadra speciale ANBU e il suo sogno di gloria svanisce, insieme a tutte le speranze di un futuro pacifico, compiendo il suo destino in una notte oscura. Il progetto letterario è continuato, poi, a novembre, con l’uscita di un romanzo incentrato su Sasuke, Sasuke Shinden Raikō-hen. Ma a me quest’ultimo sta simpatico come un trapano smussato del dentista, quindi punto l’attenzione sul fratello e, avendo anche io subito il fascino di questo personaggio controverso e complesso, attendo fiduciosa l‘arrivo dell’anime tratto dai due romanzi dedicati a lui, che dovrebbe essere trasmesso in Giappone a marzo di quest’anno, inserendosi a tutti gli effetti nella continuity dell’anime di Naruto Shippuden, col titolo di Itachi Shinden-hen – Hikari to Yami (Il capitolo della vera leggenda di Itachi – Luce e Tenebra. Qui trovate un trailer off-screen).
Forse Kishimoto-sensei sarà ancora in grado di stupirmi e farmi innamorare come era stato per la serie di Naruto (amore durato fino ad un certo punto… ma non vi dirò quale!). L’anime spin-off, sempre annunciato da Masashi Kishimoto, di cui invece ho seri dubbi, tratterà la storia di Kaguya Otsusuki, la creatrice del Chakra e madre dell’Eremita delle Sei Vie. Non è ancora chiaro se la serie animata sarà un filler che vuole seguire la trama del manga, oppure si inserirà nella storia di Itachi. Ma una cosa è certa: se Sasuke mi sta simpatico come un trapano smussato del dentista, Kaguya mi interessa come guardare la vernice che si secca sulle pareti. Anzi, la vernice che si secca potrebbe avere più fascino…
Spero di essere smentita, spero di sbagliarmi, spero che, come capitato con molte delle ultime puntate della serie animata, il lavoro di animazione, di colonne sonore, di colori e luci mi distragga dalla storia alquanto monotona, banale e scadente che, spero, non si ripeta mai più. Anche se, in cuor mio, spero più di ogni altra cosa che Kishimoto-sensei sia riuscito a prendersi un periodo di riposo adeguato e abbia riscoperto quella fantastica storia che aveva creato. Perché vorrei rivedere la complessità di emozioni che caratterizzava i suoi personaggi, vorrei piangere di nuovo come quando ho visto la storia di Minato e Kushina, o la storia dello stesso Itachi: insomma, la storia del mondo di Naruto quando era davvero storia. Ma più di tutto, spero una cosa: che non si tratti davvero di becero marketing.
– Elisa Erriu –