Visto che non devo per forza fare mille giri di parole ogni volta che ho il compito di presentare un argomento, sparo tutto come una modernissima gatling notiziaria. Kickstarter. OrcQuest. Cardgame. Ciao, alla prossima!
Se usassi queste sole tre parole voi non capireste una mazza, e il nostro sommo direttore a quest’ora avrebbe già barattato i miei servigi con un simpatico kit di golf da cesso. Quindi diciamo qualcosina in più che è meglio!
Andiamo indietro nel tempo, ma non troppo. Più precisamente al 14 di gennaio dell’anno corrente, giorno in cui su Kickstarter viene lanciata la campagna per un boardgame di nome OrcQuest. Il gioco, creato da Yoann Bugny e Thomas Maufroid ed edito dalla casa francese Maze Games, in dodici ore raggiunge il 50% della cifra richiesta, e in un giorno l’obiettivo prefissato di 15 mila euro, cominciando a far parlare di sé.
Adesso passiamo al gioco che, come facilmente intuibile dal titolo, non parla di tulipani né di gattini, ma bensì di orchi. Più precisamente questo “filler”, giocabile da due a sei partecipanti, consiste nell’affrontare (nei panni di un orco) prove di diverso tipo, al fine di guadagnare un bottino più cospicuo rispetto a quello degli altri giocatori. Anche sul materiale a disposizione non c’è molto da dire: 87 carte, 6 d8 di tre colori diversi, un regolamento e 60 token salute.
Eroe (4), Rissa (23), “Colpi Bassi” (25), “Roba Magica” (17), Trappole (8), Cattura (5) e Tesoro (5). Queste sono le carte in dotazione per giocare, mentre i dadi sono gialli, rossi e verdi. Le meccaniche di gioco non sono complicatissime: ogni partecipanti sceglie un eroe e riceve i corrispettivi gettoni salute, oltre a una mano di sei carte. A ogni turno si pesca dal mazzo comune e si può giocare una carta sfida (rissa, trappola o cattura), superabile ottenendo il risultato di dadi richiesto dalla carta stessa. Viene da sé che il superamento di tali sfide comporti un guadagno in termini di token salute o bottino, mentre il fallimento (o sfiga, se siete soliti attaccarvi a quello) ve li farà perdere, a voi come ai vostri avversari a seconda della carta. È possibile, inoltre, utilizzare una “Roba Magica” e un indefinito numero di “Colpi Bassi” sia nel vostro turno (permettendovi di avvantaggiarvi in qualche modo), sia in quello degli avversari (andando a rubare carte o bottino). Quando terminano le carte a disposizione nella pila comune, si gioca l’ultimo turno e, concluso anche quello, si conta il bottino di ogni giocatore, stabilendo il vincitore.
Gli elementi a disposizione ci portano a pensare che sia un gioco veloce per passare del tempo con gli amici, sicuramente non un fenomeno mondiale. La strategia pare ridotta all’osso, mentre è particolarmente apprezzabile la grafica. Se siete interessati, nel momento in cui vi scrivo avete ancora 29 giorni a disposizione per partecipare al crowdfunding qui e assicurarvi una copia del gioco, che dovrebbe essere distribuito ai finanziatori a partire da settembre 2017.