Se c’erano ancora dei dubbi su quale sarà l’argomento di discussione – quando non sono diatribe o guerre civili – più gettonato tra fanta-appassionati cinefili per i prossimi quattro anni, beh ora sono definitivamente svaniti. Dal dicembre scorso, infatti, non si fa altro che parlare e scrivere di Star Wars e, tra il serio e il faceto, si è detto e scritto tutto e il contrario di tutto. Letteralmente. È questo un male? A mio parere no di certo, piuttosto è l’espressione di una passione per qualcosa che viene davvero percepito dalle persone come vero, puro e dai molteplici significati – poi ciascuno ci trova il suo, di significato. Uso il termine “persone” e non “fan” perché Star Wars ha a che fare con la vita di tutti, permea la cultura e definisce l’immaginario collettivo anche di coloro che non vi hanno direttamente a che vedere. Anche mia nonna, la mia vera nonna, sa di cosa si tratta pur non avendo mai visto un episodio. O forse l’ha anche visto, non so. Quello che voglio dire è che tutti, ma proprio tutti, hanno il diritto di dare la propria opinione sul fenomeno pop per eccellenza, e quindi è normale assistere ad una panoramica di opinioni tanto diverse pur essendo riferite allo stesso oggetto di discussione. D’altronde, se non ci fossero gli spettatori a sognare, Star Wars nemmeno esisterebbe, e invece è diventato il prodotto della cultura di massa più importante e significativo dell’era moderna. Gli stessi commenti al vetriolo che leggiamo in calce alle recensioni che girano in rete, le accese discussioni fino a notte fonda con gli amici o gli insulti dei nostri partner, altro non sono che l’esplicitazione di sentimenti fortemente vissuti perché ciascuno di noi si immedesima, piange e ride con i personaggi sullo schermo, imbraccia la spada con Luke e, quindi, pretende giustamente che le proprie emozioni vengano rispettate.
A questo tipo di sentire appartiene anche l’iniziativa partita da alcuni fan brasiliani che hanno dato il via ad una petizione su Change.org affinché la Disney riporti George Lucas dietro la macchina da presa per girare l’episodio conclusivo della Trilogia Sequel. Sottolineando come questo non sia un gesto di sfiducia nei confronti del regista designato Colin Trevorrow, i firmatari della petizione specificano come “designare Lucas in qualità di regista di Episodio IX sarebbe la scelta perfetta per concludere al meglio questa nuova trilogia e confezionare un addio epico tra il padre di Star Wars e l’Universo della Galassia lontana, lontana”. Insomma, l’auspicio sarebbe quello di assistere ad un finale leggendario non solo dal punto di vista filmico, ma soprattutto da quello emotivo, e il modo migliore, secondo gli attuali venticinquemila firmatari, sarebbe appunto rivedere Lucas a dirigere la baracca. Prima di elencarvi a mo’ di battibecco tra fan quali sono secondo me i pro e i contro di un suo ipotetico ritorno – che mi pare possibile solo nei sogni (o negli incubi, dipende dai punti di vista) – ci tengo a sottolineare il fatto che chi ha dato il via alla raccolta firme non ha in alcun modo attaccato la Disney o J. J. Abrams riguardo “Il risveglio della Forza”: cioè, il motivo NON è abbiamo visto un film di merda, vi prego ridateci George. Semplicemente si chiede di rivedere coinvolto nel franchise l’uomo la cui mente ha partorito tutto quanto.
PRO. È banale, ma è la verità: il creatore di tutto, il demiurgo che ha plasmato questa mitologia galattica, il genio dalla fantasia sconfinata a cui dobbiamo tutto è George Lucas. Non J. J. Abrams, non la Disney, nessun altro. Lui. Dimenticarsene è una scorrettezza intellettuale, e purtroppo spesso e volentieri Lucas viene descritto come un tiranno pazzo che vuole fare di testa sua, dà retta solo alla propria fantasia e che quando non ci vede più dalla fame si dice mangi anche i cameramen. Grazie al c**zo! HA INVENTATO LUI STAR WARS, POTEVA FARE O NO QUEL CAVOLO CHE GLI PAREVA, DI GRAZIA? Quindi non ci trovo nulla di strano che alcuni fan duri e puri vogliano rivedere lui in cabina di comando.
CONTRO. Va bene, va bene. Non serve scaldarsi tanto. Comunque la si pensi, è stato George stesso ad affermare di non volerne sapere di tornare a far parte di Star Wars in qualità di regista. Questo dopo aver proposto non una, bensì due sceneggiature per altrettante trilogie, entrambe prontamente scartate. Quindi mettiamoci l’animo in pace: sottoscrivete pure la petizione, che tanto avrà il valore di un dente di Sarlacc cariato.
PRO. Se è vero, come affermato da Abrams, che ciascun regista ingaggiato per questa Trilogia Sequel può dire la sua sulla sceneggiatura e addirittura cambiare le carte in tavola, il rischio di assistere al disfacimento totale della coerenza narrativa interna ai tre film è reale. Senza guida non si va da nessuna parte, cari miei, e Lucas non era solo un supervisore, bensì quello che aveva stampato in testa come dovevano andare le cose dall’inizio alla fine. Un conto è se la Disney avesse nominato lo stesso regista per l’intera tripletta, ma rischiare di partire con l’idea di uno e finire con quella di un altro… la Forza ce ne scampi.
CONTRO. Alzi la mano chi all’interno della Walt Disney Company vorrebbe lavorare con Giorgino. Dopo la recente polemica sulle sue dichiarazioni riguardo Episodio VII e la pronta ritrattazione, con conseguente figura barbina, sarebbe curioso sapere come potrebbe essere nuovamente coinvolto Lucas. Potrebbe finire nel compattatore di rifiuti assieme a Phasma, ma più realisticamente avrà preso tanti di quei soldi per smentire quello che ha detto da un giorno all’altro che ci si potrebbe comprare una villa su Tatooine.
PRO. Se avete amato i sei episodi precedenti, come potreste non rivolere il padre creatore? Molto probabilmente, infatti, questo ritorno da amarcord farebbe contenti i vecchi fan come C3-PO in una vasca di olio, proprio perché la maggior parte dei delusi da “Il risveglio della Forza” – che non sono pochi – appartengono allo zoccolo degli appassionati emotivi e malinconici. Attenzione, essere emotivi e malinconici NON è un difetto: finiamola una volta per tutte con ‘sta storia che i nostalgici non hanno diritto a dire la propria sul nuovo Star Wars, perché è la volta che divento Sith davvero. Ci sono persone a cui è piaciuta la Trilogia Originale e che hanno goduto come dei ricci grazie al flashback della Trilogia Prequel, con cui Lucas ci ha spiegato il perché di ogni cosa e nella quale ha pure avuto il coraggio di inserire la figura del matto del villaggio (Jar Jar) fregandosene delle conseguenze. Quindi, prima che ci sputtanino del tutto l’intera saga mostrandoci assaltatori imperiali reietti che combattono con la spada di Anakin – la spada di Anakin, cazzo! – senza averne mai presa una in mano in vita, vi prego, fermiamoli.
CONTRO. Ma, d’altra parte, ai nuovi fan, a chi non ha gradito la storia d’amore tra Padmé e Anakin e a tutti quelli che non sopportano Jar Jar e gli Ewok, non potrebbe fregargliene di meno di un ritorno di George Lucas. A proposito, chi sono i nuovi fan? Quelli che in sala chiedevano spaesati chi diavolo fosse l’uomo barbuto e incappucciato che compare per pochi secondi prima dei titoli di coda. Mistero! Lo scoprirete nella prossima puntata! Alla Disney interessa far colpo su questi, non sui vecchi! Quindi, avanti tutta con la nuova generazione di registi e fanchiurlo i sentimentalismi, le bestie acquatiche dalle orecchie lunghe e gli orsetti pelosi.
PRO. È vero, potrebbe davvero essere l’idea romantica del secolo far chiudere la saga a colui che l’ha iniziata. L’addio perfetto, il cerchio che si chiude, la folla in tripudio. O per lo meno una parte della folla. Figata, no?
CONTRO. Eh ma c’è un problema: se poi non ci si fermasse ad una Trilogia Sequel? La Disney è una realtà commerciale, l’obiettivo non è intrattenere la gente, ma fare soldi. Scoperta dell’acqua calda. Pertanto, non sarebbe mica così fantacinema pensare ad altri tre film oltre a quelli già in programma. Quindi, mettetevi l’animo in pace, che l’addio a Lucas l’abbiamo già dato, fine della storia.
Che ne pensate voi?
– Michele Martinelli –