Che siate appassionati di fantasy o sci-fi non importa: Antonio Lanzetta, salernitano di nascita e shannariano per vocazione, mette d’accordo tutti.
Darius ha perso tutto. La sua terra, Andurian, è caduta sotto la dominazione dell’Impero di Caio Settimo, sua madre è stata messa al rogo per aver guidato la resistenza e sua moglie e suo figlio sono state vittime di uno spaventoso incidente. Così, in un mondo postmoderno soggiogato da un regime sanguinario che unisce tecnologie avanzate e schiavismo e nel quale gli umani si sono evoluti in nuove razze, Darius, ridotto in catene, si troverà costretto a combattere per puro spettacolo nelle arene di Xendria. Quando non sembra esserci più speranza e il destino di tutta l’umanità pare ormai segnato, Darius troverà la forza per ribellarsi e, insieme ad alleati inaspettati, cercherà di trovare un modo per realizzare quella che sembra un’impresa impossibile: vendicarsi di Caio Settimo e liberare il mondo dalla sua tirannia.
Fui subito colpito dal titolo del libro, così scelsi per mia fortuna di recensirlo: è così che inizia la mia avventura al fianco di Darius, l’eroico protagonista della prima grande produzione dell’amico Antonio Lanzetta, giovane e appassionato scrittore a cui auguro tanta, tantissima fortuna. Ma veniamo a noi.
Lo stile scrittorio risulta ricco di dettagli che stimolano il lettore a immaginare ogni singola scena a tal punto da rendere Warrior quasi una sceneggiatura da film pronto a essere proiettato nella nostra mente nel momento in cui voltiamo la copertina del libro. La voce narrante che tesse il filo della storia si unisce al coro dei personaggi, i quali contribuiscono a definire la trama in maniera decisiva. Il libro quindi si dimostra di piacevole e avvincente lettura, ben curato in ogni suo dettaglio e ponderato in maniera oserei positivamente maniacale.
I colpi di scena non mancano: quando sei convinto di aver identificato il ruolo di ogni personaggio che Lanzetta propone, nella pagina a seguire rimpiangi di aver costruito un’idea che risulterà, se non del tutto errata, superficiale o mal contestualizzata. Questo ti spinge a leggere sempre di più e ad accelerare il ritmo rigo dopo rigo… Fino a scoprire che purtroppo il tuo viaggio è giunto al termine; è a quel punto che vorresti scrivere un’e-mail sterminata di insulti e complimenti all’autore in attesa del primo sequel ufficiale. Su questo tema però non mi spingo oltre e lascio ad Antonio – tramite il suo sito ufficiale – il compito di informarci.
Quanto ai temi del fantasy classico, essi sono toccati con una creatività unica nel suo genere, rivisitati attraverso una prospettiva post-moderna del genere – logicamente influenzata da autori quali Martin e Brooks, citati anche nei ringraziamenti – ma senza perdere quelle caratteristiche essenziali che tanto appassionano il pubblico adulto e non.
Lanzetta dimostra di saperci fare, di saper reinterpretare, di saper reinventare: lo schema dei personaggi ricorda strutture già viste ma con un legame alla trama sostanzialmente differente, come anche la descrizione dei paesaggi o la definizione dei rapporti di potere all’interno dell’Andurian, di Xandria e dell’Impero.
Vorrei a questo punto focalizzare l’attenzione dei lettori sul co-protagonista del libro: il celion. Non è né un umanoide né un essere vivente. Il celion è la nuova forma di energia che Caio Settimo intende sfruttare per dominare l’universo e, attraverso i suoi ingegneri, tenersi in vita. È un po’ come quegli uomini che pensano di poter governare attraverso il pugno di ferro avendo trovato la chiave di volta per sorreggere il proprio potere, quel macabro status quo che i governi dispotici intendono conservare affinché nulla possa mettere in discussione il loro operato. Non è esplicito il riferimento alla nostra contemporaneità, tuttavia i più maliziosi potrebbero legare il tema dello sfruttamento delle risorse da parte dell’Impero dell’Aquila ai soprusi che i nostri simili producono ai danni del nostro unico, straordinario Pianeta.
Ed è proprio il celion, insieme alla lotta per la libertà, al riscatto individuale e all’unione di forze apparentemente contrapposte a guidare il viaggio del mutamento che condurrà la nostra immaginazione verso un finale forse inaspettato, probabilmente accattivante, certamente straordinario.
“Warrior – La vendetta del guerriero“, è edito da La Corte Editore, e potete acquistarlo o ottenere maggiori informazioni visitando il sito della casa editrice. Buona lettura, guerrieri!
– Pasquale Palma –