Eroi al comando di robotiche macchine da guerra schierati contro un pericolo siderale? Questo è solo l’inizio. “Arca: Il risveglio di Pito“, un sci-fi pieno di sorprese!
Viandanti in cerca di avventure e narrativa epica fermatevi qui sull’Isola per leggere di questa storia. Nonostante chi vi scrive sia cresciuto a pane elfico farcito con pezzettoni di d20 servito su spade affilate, non sono riuscito ad essere indifferente all’opera sci-fi di cui vi racconto oggi. Matteo Marchisio e Alvaro James Arata, i due autori del libro “A.R.C.A. Il risveglio di Pito” sono riusciti a dar vita a qualcosa di davvero molto interessante.
L’opera di questi due autori emergenti è strutturata in maniera intelligente e secondo un crescendo che non dispiace al lettore, tenendo alta l’attenzione con un’evoluzione narrativa quasi cinematografica.
Cosa accade ai nostri eroi?
Appassionati di siloni e di battaglie spaziali, questa storia prende vita nello spazio siderale, dove i nobili Mokter, sentendoti vessati e privi di libertà dalle leggi democratiche dell’Intesa Siderale mettono in atto una ribellione, che sconvolge tutto il sistema Lex V. Un misterioso potere, padroneggiato dal Lord Dakkar, e dai suoi sottoposti Mokter, aggiunge un pericoloso tassello all’impresa di fermare la potenza delle sue armi e dei suoi soldati. Frank “Boss” Basosky, capitano della Decima Robotizzata, si schiera contro i nemici dell’intesa Insieme ad altri nove piloti, che a bordo delle loro Armature Robotizzate per il Combattimento Aggressivo (da qui A.R.C.A.), si opporranno al desiderio di distruzione dei Mokter. Tra esplosioni, morti, vite da salvare, armature danneggiate, azioni coraggiose e poteri da risvegliare, uno scontro epico infiamma, personaggi altalenanti, saldi sulle proprie idee, ingegnosi o paurosi, giocheranno un gioco che tra pianeti e navi spaziali disegnerà il destino dell’Intesa Siderale e dei suoi abitanti. Come si evolverà la storia? La Decima Armata riuscirà a fronteggiare il leggendario potere risvegliato da Dakkar, o c’è ancora qualcosa da scoprire, e da risvegliare?
Scrittura? Saranno emergenti, ma ci sanno fare.
Ho alzato la testa dall’e-reader due, forse tre volte, durante tutta la lettura del libro, l’ho digitalmente divorato, e come avrete intuito non mi è dispiaciuto.
Spesso si criticano le opere di emergenti scritte a quattro mani, ma questa può essere una grande leggerezza, talvolta. Nel nostro caso, non si tratta di uno scrittore e del suo editor che scribacchia un po’ con lui, ma a quanto mi sembra, o mi piace pensare due superappassionati di robottoni, combattimenti fantascientifici e spaziali, con un background fantasy (non mancano poteri ancestrali, e dinamiche che ricordano l’ambientazione fantasy), hanno scritto, letto e riletto questo loro lavoro, perfezionandolo e costruendolo su vari elementi, rendendo il tutto un prodotto quasi cinematografico, per l’azione e per l’alternanza delle sequenze narrative e dei climax ottenuti.
I personaggi sono ben compositi, e nonostante io sia contrario ai bipolarismi bene/male, ormai tramontati dietro logiche strasuperate, gli uomini e le donne che popolano le pagine spaziali di questo libro non sono banalmente manichei, i piloti degli ARCA differiscono tra di loro, e permettono al lettore di affiatarsi con uno piuttosto che con l’altro. Nonostante si tratti di eroi “buoni” che devono sconfiggere il perfido lord dei “cattivi” c’è un’alchimia che rende tutto acclimatato, mai così netto, che ha uno dei punti più interessanti nella figura del carismatico Boss Bakosky, il quale tiene tese le corde che muovono la narrazione, anche nei momenti più lenti.
L’ambientazione traccia un misto tra le forze imperiali del senato starwarsiano, con i giochi di potere e il desiderio di supremazia, il gundamismo dei piloti di armi robotiche, l’epicità di un film fantasy, ed un omaggio al Titanfall di Xbox One.
Tranne alcuni momenti in cui ho rivisto determinate logiche legate ai mondi e immaginari sovracitati, la storia si scava un percorso suo, che costeggia cose facilmente note, si evolve in direzioni inesplorate, ed ospita tanta tanta azione, che è qualcosa che non suona mai di già visto, se distribuita in maniera originale ed creativa.
Il fattore sorpresa è stato rilevante nella lettura di questa storia, ed ho volutamente omesso degli elementi significativi, che stravolgeranno la narrazione in più punti. Vi invito a leggere “A.R.C.A. Il risveglio di Pito” e a darci un vostro parere sulla Decima Robotizzata, sui (tanti) personaggi che incontrerete e sull’ambientazione proposta. Cliccando su questo link, potrete inoltre acquistare il libro sullo store di Amazon.
Buona lettura, la forza del risveglio (e non solo quello mattutino) sia con voi.
-Luca Scelza-