Uno strano ragazzo dai capelli bianchi che non ricorda nulla del suo passato, una storia misteriosa che affonda nelle ombre: Le ombre della Dea – Sovrastare il destino, il primo libro della trilogia di Emanuele Velluti in recensione su Isola Illyon!
Sovrastare il destino è il primo capitolo della saga de Le Ombre della Dea di Emanuele Velluti. Il protagonista di questa storia è un ragazzetto fragile dai capelli bianchi, che non ricorda nulla del suo passato, nemmeno il suo nome. Viene raccolto da un vecchio uomo in riva al mare e, per qualche motivo, il suo arrivo sembra collegato al ritorno di una temibile organizzazione i cui membri sono chiamati Ombre. Le Ombre arrivano senza lasciare traccia, prendono ciò che vogliono e tutto torna come se non fossero mai esistite. Per molti quella delle Ombre sembrava essere solo una leggenda, una di quelle favole che i genitori raccontano ai propri figli per farli stare buoni. Eppure le Ombre sono tornate e sembrano interessate ad Ankh (questo è il nome che al ragazzo viene assegnato dal comandante Arthur, a cui è stato affidato dal vecchio il compito di proteggerlo). Ma non è solo delle Ombre che Ankh deve preoccuparsi. Su di lui vi sono gli occhi della Chiesa e perfino di alcuni governanti. E come se ciò non bastasse, strani eventi circondano la sua misteriosa figura, eventi che porteranno lui e Arthur ad abbandonare Cacciaterra, a ricongiungersi con il fratello del comandante, fino a trovarsi di fronte a un destino che potrebbe mettere a repentaglio l’esistenza dell’intero genere umano.
Sicuramente la trama di questo romanzo lascia intravedere buone aspettative. La storia di per sé è decisamente interessante e di certo non permette facili previsione su cosa accadrà col continuo della storia. Sono riuscita a indovinare molto poco di quello che sarebbe accaduto. Non è banale dunque: al contrario, stuzzica piacevolmente l’attenzione del lettore, che è incentivato a proseguire mentre una lunga serie di ipotesi prendono forma nella sua mente. La verità sull’identità del misterioso protagonista resterà un mistero fino alla fine del romanzo. Tuttavia, a volte, pare che l’autore abbia un po’ fretta nel districare gli eventi. Alcune situazioni, come la battaglia finale, avrebbero meritato qualche riga in più, o magari proprio qualche pagina, ma forse l’intento è proprio quello di aumentare quell’aura di mistero che circonda tutta la vicenda.
I dialoghi sono fitti e corposi, e rappresentano probabilmente l’anima dell’intero romanzo. È grazie a questi che il lettore viene a conoscenza degli eventi principali, dei retroscena, di quelle che sono le scoperte sulla vicenda di cui i personaggi si trovano ad essere protagonisti. Il talento è quello di rivalutare gli eventi in corso d’opera: molte delle cose non sono quello che sembrano, ma altre, invece, sì. L’introspezione è lasciata in balia dei sogni o dei ricordi, e questi sono i momenti in cui i personaggi guardano maggiormente all’interno di sé stessi, scoprendosi forse anche loro un po’ diversi da come vorrebbero essere visti.
Sovrastare il destino – Le ombre della Dea è un buon incipit per qualcosa che ha da proseguire in un avvicendamento di eventi così misterioso ed interessante. Solo l’autore può sapere cosa ci aspetta, ma intanto leggete questo libro primo della trilogia di Emanuele Velluti: tutte le informazioni sull’autore o sull’acquisto del libro le trovate sul sito ufficiale. Buona lettura!
-Eleonora Carrano-